La tac ha escluso danni cerebrali: la ragazza è vigile e sarà sentita dalla polizia nelle prossime ore. Per salvarsi dalla follia dell'ex operaio, che ha freddato la moglie di 51 anni, casalinga, e poi si è diretto verso di lei, é corsa lungo il corridoio. Bova l'ha raggiunta ed ha sparato. Poi credendo che fosse morta si è tolto la vita. La ragazza, ferita alla testa, ha avuto la forza di uscire di casa e telefonare al fidanzato. "Mi ha detto: 'mi hanno sparato'", ha raccontato il ragazzo. In strada Ornella ha incontrato una pattuglia della polizia, nel frattempo chiamata dai vicini che avevano sentito i colpi di pistola. La famiglia Bova - persone tranquille e perbene, così li descrivono i conoscenti - abita in via Navarra, una zona popolare di Termini Imerese in una palazzina nuova color crema e rosa, vicino alla stazione centrale. Agostino e la moglie hanno una seconda figlia più piccola, Valentina, 26 anni, che è sposata e vive fuori casa.
Ornella, invece, ha da poco lasciato gli studi universitari e fa la commessa in una gioielleria di Bagheria. "Agostino aveva enormi problemi. Era stato licenziato un anno e mezzo fa per un futile motivo che in altri tempi avrebbe comportato solo un richiamo. Ma la grande Fiat sa anche usare il pugno forte", commenta il sindaco di Termini Salvatore Burrafato, che ha saputo la notizia mentre partecipava a una riunione sulle sorti dello stabilimento al ministero per lo Sviluppo economico. "Da mesi era depresso, era sul lastrico, la moglie non lavorava e aveva difficoltà sempre maggiori", racconta. "L'esasperazione ha raggiunto il massimo livello. - commenta il presidente della Regione Raffaele Lombardo - Serve una mobilitazione seria e decisa perché il governo non rinvii più le scelte per il futuro di Fiat". "Quel licenziamento oltre a creare un problema economico serio alla famiglia - racconta un collega - aveva cambiato Agostino. Non riusciva quasi più a guardare in faccia i suoi ex compagni di lavoro, era un tipo orgoglioso". Una settimana fa si era presentato negli uffici della Uil a Termini Imerese per la dichiarazione dei redditi, il modello Unico. "Si è scusato più volte per aver ritardato qualche minuto - ricordano all'ufficio - poi ha richiesto il modello Isee, forse gli serviva per l'Università della figlia, ed è andato via".
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