domenica 31 luglio 2011

Fini, governo irresponsabile

"E' indispensabile che il governo venga a dire come giudica il documento delle parti sociali, o come valuta la complessiva situazione economica del paese. Ma se il governo si dimostra del tutto insensibile, se Berlusconi continua col ritornello che va tutto bene, abbiamo la riprova di una sostanziale irresponsabilità dell'esecutivo". Lo afferma il Presidente della Camera Gianfranco Fini in un'intervista al Messaggero, in cui invita il ministro Tremonti a fare chiarezza e annuncia che Fli voterà a favore dell'arresto di Milanese. "A settembre la situazione dell'economia sarà peggiore dell'attuale, peraltro già gravissima, e proprio a causa della sostanziale insensibilità, in primis di Berlusconi e di conseguenza dei suoi ministri, di comprendere la realtà", dice Fini, secondo cui "la cosa fondamentale per l'interesse nazionale è di non continuare a perdere tempo con un governo che galleggia". "Tutti avvertono la necessità di superare l'attuale governo perché inadeguato - aggiunge il leader di Fli- anche se all'interno del Pdl nessuno ha la forza di fare il passo necessario". Quelle che coinvolgo il ministro dell'Economia, sottolinea Fini, "sono vicende che certamente vanno chiarite, perché se Tremonti dice che si sentiva controllato e addirittura spiato ha il dovere di dire da parte di chi. Non ha precedenti che un ministro dell'Economia dica cose del genere". In merito al voto sulla richiesta d'arresto per l'ex consigliere di Tremonti, Marco Milanese, "ritengo largamente probabile che Fli si comporterà come per Papa".
CASINI, UN ARMISTIZIO PER GOVERNARE - " Occorre un armistizio fra tutti i partiti, che apra la strada ad un governo di unità nazionale". Intervistato dal Corriere della Sera, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini lancia l'allarme per "l'immobilismo" dell'esecutivo di fronte alla crisi. "Se c'é bisogno non andiamo in vacanza, e comunque siamo pronti: una chiamata e torniamo a Roma", dice. "Ma si faccia qualcosa subito, prima che sia troppo tardi". Occorre "prendere coscienza della crisi sul serio, il più presto possibile", sottolinea Casini, che definisce "assurda" la mancanza di una risposta di fronte all'appello delle forze sociali, in merito al quale "il governo deve convocare subito un tavolo". Nei confronti dell'Italia, prosegue, "c'é sfiducia per l'assenza di misure serie e di segnali politici adeguati", mentre la Spagna "pur avendo un'economia più fragile della nostra sta reagendo meglio, perché si è accorta che doveva prendere provvedimenti economici seri e ha indetto elezioni anticipate". "Il presidente del Consiglio dovrebbe prendere coscienza della caduta verticale di consenso del governo", sostiene Casini, e quindi scegliere se andare alle urne o "dare il via libera a un esecutivo di unità nazionale". Il leader dell'Udc invita il segretario del Pdl Alfano a riflettere, perché "il suo nuovo partito, appena nato, rischia di pagare un prezzo altissimo se resta arroccato e non coglie l'opportunità di voltare pagina". Sul finanziamento ai partiti "non si può essere demagogici: basta guardare ciò che fanno in Germania", afferma Casini. "Il vero scandalo è l'arricchimento personale. Con tutto il rispetto occorre distinguere tra chi finanzia il partito e chi ha il problema di girare su auto di lusso". Nell'intervista Casini interviene anche sulle vicende che coinvolgono il ministro Tremonti. "Ha gestito male la vicenda. Come è possibile dire che non si sente sicuro? Da chi si sente spiato, dal presidente del Consiglio? Per quanto riguarda la Finanza - aggiunge - la proposta è semplice: per chiudere la stagione dei veleni è indispensabile tornare ad una designazione esterna, forse non definitivamente, ma oggi è utile".

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